venerdì 21 settembre 2018

Review: Hitman #2

Hitman #2 Hitman #2 by Garth Ennis
My rating: 5 of 5 stars

Non so se è più bello questo o il primo volume. Quello che so è che Garth Ennis ha un talento unico per scrivere storie incredibili di amicizia e di guerra. Tra una battutaccia e l'altra piovono proiettili come non ce ne fosse un domani, ma questo non rende Hitman e tutta la sua combriccola una lettura infantile. Il bello di Ennis è che sà sempre essere pungente e mantenere uno sguardo distaccato dai comics. La lente attraverso cui sono filtrate le sue storie è quella di un outsider, uno che guarda con sospetto e con occhio critico alle storie di tutine ma al contempo ne riconosce un valore narrativo. Tommy, come anche Sean, Nat e tutti altri sono personaggi che acquisiscono concretezza ogni qual volta sono costretti a confrontarsi con la crudezza del mondo in cui si muovo. Riuscire a sentire dei personaggi così vividamente è un'operazione che in pochi scrittori riescono a veicolare. Figuriamoci rendere familiari un gruzzolo di assassini prezzolati. Ammettiamolo apertamente se potessimo saremmo già tutti al bancone del Noonan's ad ordinare la prima birra.

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