Review: Sentry (2018-) #4

Sentry (2018-) #4 by Jeff Lemire
My rating: 3 of 5 stars

Jeff Lemire cala la sua carta vincente. Forse un pochino scontata, o comunque mal realizzata da Jacinto (pare una evoluzione di Goku) ma tutto quello che ruota attorno è l’ennesima buona prova di uno scrittore che sta vivendo un momento di grande popolarità. Sapevamo che sarebbe stato un capitolo ‘resa dei conti’ ma il modo in cui Reynolds ha reagito agli eventi mostra comunque un personaggio non tanto scontato. Temo che con il procedere verso il finale Lemire potrebbe deludere alcuni fan, presumibilmente cancellando tutte le premesse che finora erano state fatte su Sentry. Mi domando a questo punto se, supponendo che questa sia la reale direttiva imposta dalla casa madre allo scritto, quanto il personaggio che ne uscirà potrà sopravvivere in un parco eroi come quello dinamico della Marvel. Era necessario riabilitare Sentry? Come farà Lemire a gestire la contorta gestione delle due entità finora separate? Attendo a questo punto il quinto capitolo per capire cosa ne sarà di Bob Reynolds e per formulare il mio giudizio complessivo sulla serie. Finora i due autori, Jacinto grande rivelazione, hanno avuto dalla loro il merito di rendere intrigante una seppur breve run su un personaggio che si dava per morto sia editorialmente che narrativamente.

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Review: Justice League Odyssey (2018-) #1

Justice League Odyssey (2018-) #1 by Joshua Williamson
My rating: 1 of 5 stars

Pare già una cazzatona dal primo numero questa Justice League Odyssey. Privo di mordente, disegnato senza carattere e con character design di dubbio gusto. Da quello che ho capito prendere le mosse dagli eventi di No Justice ma poteva benissimo iniziare da qualsiasi altro posto perché non sarebbe cambiato nulla. Palesemente un'operazione che cerca di accrescere un minimo la notorietà di alcuni personaggi che faticano a reggere il confronto con altre icone della DC. Sembra la versione fumettistica di troppo frizzante di Boris. Una primo capitolo farcito di humor insulso e azione inconcludente. Pessima partenza davvero.

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Review: Clean Room, Vol. 1: Immaculate Conception

Clean Room, Vol. 1: Immaculate Conception by Gail Simone
My rating: 3 of 5 stars

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Review: Lady Snowblood: 3

Lady Snowblood: 3 by Kazuo Koike
My rating: 5 of 5 stars

Ho banalmente divorato questo volume. Sono arrivato 3° e conclusivo tankobon pienamente appagato dalla lettura dei due precedenti, che possono ritenersi ottimi (con alcuni episodi davvero memorabili) ma che non complesso non sono allo stesso livello di quest'ultimo. Man mano che si giunge alla conclusione di Lady Snowblood si percepisce più chiaramente il peso che Oyuki porta sulle proprie spalle, il senso di ineluttabilità del destino a cui non può sottrarsi, e così scendiamo insieme alla protagonista in questo vortice di violenza senza fine. Il personaggio tratteggiato da Koike è come un marmo che viene scolpito colpo dopo colpo, taglio dopo taglio. Una donna silenziosa che ha rinunciato alla propria vita perché un dono che non gli appartiene. Dopotutto Oyuki sa di essere nata per un'unica ragione. Perché la vendetta potesse raggiungere i responsabili del torto più grande di tutti. Nata dalla vendetta e alimentata dalla sola vendetta. Kamimura insieme a Koike racconta una storia di vendetta senza confini e al contempo ci regala uno dei più bei ritratti del Giappone dell'Era Meiji. La neve, la pioggia, la primavera sotto il pennello del maestro Kamimura si trsformano in poesia pura. Così come in pura poesia, figure danzanti su carta, si tramutano le donne e la stessa Oyuki. Un manga sorprendentemente adulto e commovente che tutti dovrebbero leggere.

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Review: Avengers (2018-) #8

Avengers (2018-) #8 by Jason Aaron
My rating: 3 of 5 stars

Finalmente la nuova formazione degli Avengers scritti da Jason Aaron è al completo. O almeno così sembra. Se facciamo a meno di considerare il mutante Namor che c compare in modo un po'criptico in questo numero, l'ottavo capitolo serio vendicatore sembra un breve riepilogo del nuovo status quo. Nuovo quartier generale,nuovi poteri per She Hulk, Black Panther al comando e per la prima volta un Ghost Rider come membro attivo. Per la prima volta sento che Aaron è un pochino più a suo agio con questa testata. Se non altro penso che finalmente Marvel abbia messo qualcuno che possa sostenere Aaron con delle matite interessanti. David Marquez sembra la risposta più ovvia a Jimenez sulla Justice League. Tratto molto pulito e al contempo molto classico. Per la prima volta mi sento un minimo invogliato a leggere questa testata, spero che i prossimi numeri non mi deludano.

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Review: Hitman #2

Hitman #2 by Garth Ennis
My rating: 5 of 5 stars

Non so se è più bello questo o il primo volume. Quello che so è che Garth Ennis ha un talento unico per scrivere storie incredibili di amicizia e di guerra. Tra una battutaccia e l'altra piovono proiettili come non ce ne fosse un domani, ma questo non rende Hitman e tutta la sua combriccola una lettura infantile. Il bello di Ennis è che sà sempre essere pungente e mantenere uno sguardo distaccato dai comics. La lente attraverso cui sono filtrate le sue storie è quella di un outsider, uno che guarda con sospetto e con occhio critico alle storie di tutine ma al contempo ne riconosce un valore narrativo. Tommy, come anche Sean, Nat e tutti altri sono personaggi che acquisiscono concretezza ogni qual volta sono costretti a confrontarsi con la crudezza del mondo in cui si muovo. Riuscire a sentire dei personaggi così vividamente è un'operazione che in pochi scrittori riescono a veicolare. Figuriamoci rendere familiari un gruzzolo di assassini prezzolati. Ammettiamolo apertamente se potessimo saremmo già tutti al bancone del Noonan's ad ordinare la prima birra.

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Review: Dissolvenza a nero

Dissolvenza a nero by Ed Brubaker
My rating: 4 of 5 stars

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Review: Olivia Twist #1

Olivia Twist #1 by Adam Dalva
My rating: 2 of 5 stars

Questa settimana è uscita il primo capitolo di quattro di Olivia Twist, ennesima miniserie curata dallo storico editor della Vertigo Karen Berger. Che dire, Oliver Twist di Dickens si presta bene ad una rielaborazione in chiave moderna? La risposta finora è ni. Se nella prima parte gli spunti che Dickens forniva sulla società nata dai vapori della rivoluzione industriale sono ben trasposti e persino contestualizzati, tutto il parallelo con i crescente nazionalismo e la difesa dei confini, la seconda parte lascia il lettore quanto mai confuso e spaesato. Probabilmente i tempi narrativi non sono stati ben scanditi e la velocità con cui si susseguono gli eventi è frenata dalla decisione di non rivelare troppo sugli snodi successivi della trama. Non ne farei una colpa ad Adam Dalva, alla sua prima prova come sceneggiatore di fumetti, anzi spero che sappia riscattarsi con il secondo capitolo e farmi ricredere del mio giudizio. Per quanto riguarda il lato grafico purtroppo non riesco ad apprezzare lo stile di Emma Vieceli. Le sue tavole mi danno la continua sensazione di vuoto e incompletezza, come se mancasse qualcosa. Il che non significa che non ci sia del talento dietro perché sono disegni anche buoni, ma quello che manca è la sequenzialità, una certa organicità nel flusso narrativo.

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Review: Black Hammer: Age of Doom #5

Black Hammer: Age of Doom #5 by Jeff Lemire
My rating: 4 of 5 stars

-Possibili spoiler-


C'è tanto da mettere insieme questo mese per quanto riguarda Black Hammer. La fattoria è stata smascherata. Il segreto che tanto a lungo ha spinto gli eroi di Spiral City è stato finalmente svelato. Non si può non vedere un filo conduttore con quello che Alan Moore aveva pensato per il suo Miracleman. Tuttavia lo scopo ultimo che Lemire da a questa farsa è diverso. Più esistenziale se vogliamo e certamente non ha l'intento demolitore di Moore. Tra l'altro nel portare avanti questa idea anche i suoi personaggi reagiscono in maniera decisamente diversa rispetto a quelli del mago di Northampton. E' un paragone forte quello che faccio, ne sono ben consapevole e non lo faccio a cuor leggero. Quello che penso però è che Jeff Lemire sia uno dei pochi (fatte alcune dovute eccezioni) che abbia ancora effettivamente qualcosa da dire sul genere supereroistico. Ebbene il mistero è svelato ma l'avventura dei nostri eroi non finisce certo qui perché il Colonnello pare aver messo in moto altri eventi che potrebbero rivelare altre sorprese. Staremo a vedere il prossimo mese.

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Review: Venom (2018-) #6

Venom (2018-) #6 by Donny Cates
My rating: 4 of 5 stars

Venom continua a essere il punto di riferimento a cui guardare per questo #FreshStart della Marvel. Quello che Donny Cates sta facendo con il personaggio ha il pregio di essere un lavoro accattivante sia per i lettori di vecchia data, sia per quelli che si approcciano e si approcceranno al personaggio con l'avvicinarsi della pellicola. Tanti gli elementi che confluiscono ad arricchire la storia del simbionte ma sopratutto una trama che sa rinnovarsi e che non scade mai nel prevedibile. Il resto di questa serie è un assolo ininterrotto di Ryan Stegman che semplicemente travolge il lettore con delle splendide matite. Fan service a manetta e tamarrate a non finire, ma in fondo Venom è senza dubbio un personaggio che si presta a questo genere di estremizzazioni in termini di character design.


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Review: Batman: Damned (2018-) #1

Batman: Damned (2018-) #1 by Brian Azzarello
My rating: 2 of 5 stars

Mi trovo a concordare con quanto ho letto questa mattina. Un Brain Azzarello che è un po' l'ombra di se stesso (ormai da un po' di tempo a questa parte). Questo Batman Damned è una idea trita e ritrita mascherato dalla bellissima confezione creata da Lee Bermejo. Purtroppo questa #BlackLabel ostenta una maturità nei contenuti che per me è solo superficiale. Si vabbè, provocatoria la tavola finale ma già la reinterazione del di Thomas Wayne come figura tutt'altro che perfetta, un timido tentativo se guardiamo a quello che altri autori hanno saputo fare con il personaggio. Mi spiace dirlo perché Azzarello è un autore che mi piace quando scrivere le cose sue al di fuori dalle major. Nel tempo non è stato però in grado di replicare quanto fatto di buono fatto in Vertigo per esempio con quella perla di 100 Bullets.

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Review: Immortal Hulk (2018-) #6

Immortal Hulk (2018-) #6 by Al Ewing
My rating: 1 of 5 stars

Davvero bruttino questo capitolo di apertura al secondo story-arc. Sembra come se tutto quello che di buono Al Ewing era riuscito a costruire, fosse stato buttato alle ortiche in favore della solita caccia a chi bracca per primo il golia verde. Non mi convince nemmeno il cambio alle matite. Questo Lee Garbett è quanto di più anonimo e privo di mordente si potesse trovare. Spero di sbagliarmi ma penso che il Fresh Stard del gigante di giada stia per fare una brutta fine.

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